da berlusconi ai pezzenti

uno che governa per non essere governato
andrebbe guardato con sospetto
ma gli italiani amano i furbi
che danno l'idea di essere furbi
ma non cattivi, perché gli italiani
non sono cattivi.
ora però vado subito da un'altra parte:
stamattina leggevo poesie
di una giovane donna sposata
e sentivo che tutta la poesia veniva
da ciò a cui lei si nega.
ora ho un leggero mal di testa,
potrei anche dire che ho male al paese,
io conosco il punto in cui è collocata la mia
milza o il mio stomaco, non so in quale punto
di me è collocato il mio paese, sarebbe buono
saperlo in modo da predisporre cure
o eventuali interventi chirurgici: il paese
è un tumore o una cisti benigna?
poco fa mentre finivo di pisciare ho pensato
che mando in fretta queste cose che scrivo
come se le scrivessi da un carcere
e quelli che stanno fuori potessero mandarmi
la chiave per liberarmi. stasera sto scrivendo
senza un spinta particolare, posso dire che alla televisione
cercavano di riabilitare il nucleare, ma per dire
di come gli uomini usano il pianeta
e per dire delle fabbriche e delle religioni
si deve considerare l'idea che gli uomini
hanno del morire, se gli uomini continuano a scollarsi
dalla morte saranno sempre più intimamente morti,
anche questa è una cosa buttata lì, chissà a chi avrà pensato
in un millesimo di secondo il mio cervello prima di formulare
questa frase, avanzo dicendo una cosa e avanzando
una mia perplessità a ciò che dico, in televisione
accade il contrario. ma ora dovrei andare a letto,
io qui consumo la mia pila senza che nessuno voglia luce
e se pure sapessi fare il buio
non avrei clienti o forse solo i timidi e i pezzenti.